ZUCCA IN AGRODOLCE

Ficatu ri Settecannoli

 

ZUCCA IN AGRODOLCE

Ficatu ri Settecannoli

 

Storia

La zucca in agrodolce è un antipasto o contorno tipico della tradizione popolare. Preparazione semplice ma gustosa, in passato era conosciuta dai palermitani con il nome di ficatu ri Settecannoli, configurandosi come uno di quei piatti in cui il nome evoca, in un gioco di analogie, una pietanza sensibilmente diversa.

Il riferimento al fegato, più costoso degli ortaggi e presente, a differenza di altre interiora, nelle tavole dei ceti più abbienti, nasce dalla carnosità della zucca e dall’uso dell’agrodolce, che tradizionalmente veniva usato, spesso in unione alle cipolle, per coprire il forte sapore delle frattaglie. Più nebuloso appare invece il rimando ai “sette cannoli”, probabilmente indicativo dell’area dove ora si trova l’omonimo quartiere palermitano. Quella zona, sin dai tempi della dominazione araba e prima degli interventi d’espansione abitativa promossi nell’Ottocento, era infatti destinata alla coltivazione e riforniva la città di molti prodotti ortofrutticoli. Secondo un aneddoto, questa preparazione dal nome così caratteristico fu inventata da un venditore ambulante che stazionava intorno alla fontana di piazza Garraffaello in Vucciria, storico mercato alimentare della carne: in virtù di una somiglianza di consistenze e sapori, egli iniziò ad abbanniare (reclamizzare) la zucca in agrodolce come se fosse il più prelibato fegato. Tale abbanniatina (“u ficatu ri Settacannoli”), fu utilizzata da altri venditori e fino a pochi decenni fa ancora risuonava all’interno dei mercati, non solo per indicare la ricetta ma più in generale la zucca rossa. Erronea è la narrazione, abbastanza diffusa, che riconduce i “sette cannoli” alla fontana del Garraffaello, in quanto in origine essa era provvista di dieci cannelli, dei quali se ne conservano otto. Preparazione adatta alla vendita in strada, in quanto va consumata fredda, la zucca in agrodolce ancora oggi può essere facilmente trovata nei mercati alimentari come Ballarò e il Capo, o nelle friggitorie.

Ricetta

INGREDIENTI (dosi per 4 persone)

  • 500 gr di zucca rossa
  • 2 spicchi d’aglio
  • 4 cucchiai di aceto bianco
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • Menta
  • Olio d’oliva
  • Sale e pepe
Pulire la zucca dai semi, sbucciarla e tagliarla a fette regolari. Rosolare i due spicchi d’aglio nell’olio previsto per la cottura della zucca e toglierli dalla padella una volta pronti. Friggere le fette di zucca nell’olio bollente, salare e pepare. Eliminare una parte dell’olio di frittura, rimettere sul fuoco la padella con l’olio rimanente, reinserire l’aglio rosolato e aggiungere l’aceto e lo zucchero. Mescolare con un cucchiaio di legno fino a quando lo zucchero non sarà sciolto. Disporre la zucca in un piatto da portata dai bordi alti, quindi irrorare con la salsa agrodolce e aggiungere delle foglioline di menta.